Stefano Gracis, Federico Arosio, Matteo Sartori, Paolo Arosio

La formulazione di un piano terapeutico completo costituisce una sfida di rilievo per un giovane dentista che non ha ancora accumulato esperienza, ma lo è anche per un professionista più esperto il quale può essere condizionato da abitudini errate o da bias e non essere aggiornato sulle più recenti conoscenze della letteratura.

La mancanza di informazioni complete del paziente equivale a tentare di risolvere un enigma senza avere a disposizione tutti gli elementi necessari.
La precisione e la completezza della valutazione iniziale del paziente, quindi, sono cardini irrinunciabili per effettuare un trattamento corretto, ef- cace e personalizzato. Utilizzare un sistema che guidi la prima visita odontoiatrica può essere un grande aiuto per il professionista in quanto permette di avere un approccio standardizzato e completo all’analisi dell’anamnesi medica e dentale e, successivamente, all’esame clinico.
Analogamente a quanto viene fatto nel campo dell’aviazione per assicurare la sicurezza dei voli, seguire una checklist di passaggi precisi e dettagliati permette all’odontoiatra di ridurre al minimo il rischio di omissioni e garantisce quindi un’analisi approfondita dello stato di salute del paziente e di tutte le sue eventuali patologie.

Alfred, piattaforma sviluppata da Idi Evolution, si inserisce perfettamente in questo contesto poiché fornisce una struttura dove raccogliere tutte le informazioni pertinenti in maniera semplice ed efficace attraverso una prima visita guidata in tutte le sue fasi e parti e, quindi, senza dimenticare alcun aspetto.
Il professionista, infatti, è guidato attraverso un processo dettagliato di valutazione e di analisi.

Sebbene l’utilizzo di una checklist durante la prima visita possa richiedere più tempo di quanto tanti professionisti sono abituati a dedicare nella loro routine, i beneci sono indiscutibili. L’identificazione di problemi non palesi o di condizioni pregresse, infatti, permette di pianicare un trattamento mirato e di evitare ritardi derivanti da diagnosi incomplete o errori di valutazione. Ne consegue un risparmio di tempo, risorse, numero e durata di sedute alla poltrona odontoiatrica durante le fasi del trattamento garantendo così una maggiore efficienza complessiva e una migliore gestione dell’intero piano di trattamento.

L’efficacia di un piano terapeutico dipende, infatti, dalla precisione della valutazione effettuata che include la compilazione di una diagnosi completa e la formulazione di una prognosi generale e di una specifica. Oltre a facilitare il processo decisionale del dentista, questo metodo favorisce una comunicazione efficace con il paziente, consentendo di comprenderne appieno le esigenze e di stabilire obiettivi terapeutici condivisi e coerenti.

Richiedi qui Quintessenza Internazione 2/2024 e leggi la nostra rubrica DENTECHSTRY - Lo Speciale dell'Innovazione Odontoiatrica.