Alessandro Galluzzi, Chiara Miccichè, Laura Falini
La Dimensione Verticale dell’Occlusione (DVO) influenza direttamente il terzo inferiore del volto, e la sua perdita porta a un aspetto senescente caratterizzato dalla riduzione della porzione visibile degli elementi dentari anteriori, dall’appiattimento delle labbra, la tendenza ad una protrusione mandibolare e dalla comparsa di rughe nella zona periorale. Il ripristino della DVO rappresenta un elemento cardine nelle riabilitazioni implanto-protesiche, poiché la sua perdita incide non solo sull’estetica del paziente, ma anche sulla funzione masticatoria e fonatoria. La DVO può subire una riduzione per diverse cause, tra cui la perdita di denti posteriori (per patologia cariosa, patologia parodontale o traumi), l’usura dentale dovuta a parafunzioni. Come emerso nel caso della paziente, 64 anni, che presentava una compromissione estetico-funzionale importante, il recupero di questa dimensione è stato essenziale per restituirle un’armonia occlusale e facciale.
Valutazione clinica e piano terapeutico: case report
La valutazione clinica ha rivelato una riduzione della DVO accompagnata da una mobilità dentale significativa degli elementi residui e tasche parodontali profonde. In particolare, gli elementi dentali frontali apparivano proinclinati e diastemati e davano origine ad alterazioni nella fonetica.
La paziente, quindi, è stata sottoposta alla prima fase di terapia, affidandola a sedute di igiene orale professionale e decontaminazione delle tasche gengivali con deep scaling e utilizzo del laser a diodi.
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