Il tema affrontato nella nuova puntata di Dentechstry, il podcast dell’innovazione odontoiatrica, promosso da IDI Evolution è quello della valorizzazione dell’estetica del viso, della sua armonia e del prendersi cura del paziente, come dice la dott.ssa Gabriella Grassi, protagonista di questa puntata.  

Prendersi cura di un paziente significa occuparsi, prima, di quello che sarà il risultato e di quello che sarà il beneficio che il paziente trarrà dalle nostre terapie”, dice la dott.ssa Grassi. “Quindi nella prima visita, dove la necessità è prendersi cura dell'estetica del volto, deve esserci una pianificazione, una progettazione estetica e funzionale, perché tutto quello che si progetta deve funzionare, deve essere anche bello”.  

Il podcast, moderato dalla giornalista Irene Privitera, inizia ricordando il caso di un paziente oncologico che, risolto il problema veramente serio e importante, “si è affidato alle nostre cure per ripristinare non solo la sua funzione masticatoria ma il suo sorriso”.  

Tornando alla fase di programmazione, la dott.ssa Grassi ricorda come “oggi la tecnologia ci viene incontro e ci consente di avere una pre-visualizzazione del 3D del paziente. Quindi si può ricostruire una bocca in 3D, si può ricostruire un volto in 3D, ad alta definizione, e tutto questo ci permette di progettare e di pre-visualizzare, per condividere in maniera efficace dal punto di vista comunicativo quello che sarà il piano terapeutico con il paziente”.  

Prendersi cura di un paziente significa, quindi, essere consapevoli che tutte le terapie hanno ripercussioni non solo sull’estetica e sull'armonia del suo viso ma anche sulla sua autostima e, di conseguenza, sulla qualità della vita. E sulla capacità di relazionarsi con gli altri. Ecco quindi, come già avvenuto nel primo podcast, portare il punto di vista odontoiatrico abbinandolo a quello di uno psicologo, il dott. Feliciano Lizzadro. “Si deve partire dal presupposto che non ci può essere salute fisica senza salute mentale e viceversa”, dice.  

Il podcast affronta poi alcune questioni cliniche legate alla medicina estetica, agli interventi che l’odontoiatra può svolgere per soddisfare le esigenze cliniche del paziente. “L'intervento estetico più frequente sul viso è in armonia con tutto quello che è stato progettato ed eseguito all'interno della bocca, quindi l'intraorale e l'extraorale si fondono, e l'extra orale è al servizio dell'intraorale”, dice la dott.ssa Grassi. “I trattamenti principali sono acido ialuronico e botulino, che servono sia a armonizzare il viso del paziente sia a trattare patologie che richiedono una riarmonizzazione anche funzionale dal punto di vista muscolare. È tutto estremamente personalizzato e quindi il paziente viene visto nella sua assoluta unicità. E quindi tutta la progettazione viene fatta da più specialisti, tutti coordinati tra di loro, mettendo in ordine di priorità le terapie e personalizzando tutto quanto”.  

Parlando di interventi estetici si torna a parlare di disagio psicologico, la percezione di un presunto difetto fisico, anche lieve, che in alcuni pazienti può diventare una preoccupazione ossessiva diventando una vera e propria patologia: la dismorfofobia.  

Le imperfezioni del corpo dovute ai cambiamenti fisiologici vengono selettivamente attenzionate, e queste spesso causano un forte di stress emotivo, soprattutto quando il modello di confronto sono immagini irrealistiche”, spiega il dott. Lizzardo.  

Il paziente dismorfofobico –continua la dott.ssa Grassi- ha necessità di essere trattato, curato con un approccio assolutamente multidisciplinare: quindi il dentista che affronta la terapia solo dopo che il paziente è stato trattato dallo psicoterapeuta. Questo è fondamentale”.

Poi la discussione passa ai modelli estetici che la società ed in particolare la Rete propone mentre, viene ricordato, interventi di medicina estetica e di estetica odontoiatrica evoluta vanno in una direzione opposta: devono essere personalizzati, non omologati. Ed anche su questo punto interessante il parere dello psicologo. Infine le considerazioni sull’approccio interdisciplinare, sull’importanza che il Team odontoiatrico condivida le informazioni e sull’importanza della formazione, dell’aggiornamento.  

Podcast che termina tornando sul tema delle tecnologie e di come, queste, siano oggi indispensabili non solo per la riuscita della riabilitazione ma per la programmazione.  

In questo podcast, guidati dalla voce della giornalista Irene Privitera, i dottori Gabriella Grassi e Feliciano Lizzadro, ci accompagnano in un percorso che ci permette di ragionare sull’estetica odontoiatrica evoluta: dalla “cura” al “prendersi cura” del paziente.

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