Cuono Erpete, Matteo Sartori, Alessandro Minniti, Paolo Arosio, Federico Arosio, Salvatore Longoni.

L’introduzione e lo sviluppo delle tecnologie digitali hanno determinato una svolta epocale nel campo delle riabilitazioni implanto-protesiche, consentendo approcci clinici più raffinati e minimamente invasivi.

Questa evoluzione rappresenta non soltanto un avanzamento tecnologico, ma soprattutto una trasformazione metodologica e culturale che impone protocolli clinici sempre più precisi, riproducibili e personalizzati. 
Il successo clinico in implanto-protesi, infatti, è strettamente legato alla capacità di raccogliere e integrare digitalmente una vasta gamma di dati specifici relativi al paziente.

Strumenti come la fotografia digitale, la scansione intraorale, la scansione facciale e la tomografia computerizzata Cone Beam (CBCT) consentono la creazione di modelli virtuali completi. Essi permettono una progettazione accurata della riabilitazione protesica e della chirurgia implantare, rispettando la disponibilità ossea, le strutture anatomiche e le esigenze estetiche e funzionali individuali.

Una diagnosi digitale approfondita previene efficacemente complicanze intraoperatorie e protesiche, guidando tutte le decisioni riguardanti tipologia, dimensioni e numero degli impianti, l’eventuale necessità di procedure rigenerative o osteoplastiche e i tempi ottimali per la fase protesica.

Questo approccio clinico, che tiene conto di tutti i dati disponibili, porta ad una significativa riduzione del trauma tissutale, con conseguenti benefici post-operatori in termini di riduzione di dolore, edema, e accelerazione del processo di guarigione.

La simulazione virtuale pre-operatoria, inoltre, permette una comunicazione più efficace con il paziente, migliorando notevolmente la comprensione del piano terapeutico e facilitandone l’accettazione.
Un elemento chiave nella tutela biologica dei tessuti peri-implantari è rappresentato dalla scelta degli impianti dentali. Per garantire stabilità e successo a lungo termine, è fondamentale conoscere il dispositivo che si utilizza e le sue indicazioni chirurgiche e protesiche, in modo che possa essere integrato nel progetto di riabilitazione sfruttando al meglio le sue potenzialità.

L’impianto B1ONE (IDI Evolution, MB) è caratterizzato da elementi tecnologici progettuali mirati alla riduzione del trauma e alla preservazione dell’osso crestale e dei tessuti molli.

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